28 December 2011

Metalcamp update

L’edizione 2012 del Metalcamp si arricchisce con uno dei nomi di punta della scena hardcore mondiale, gli HATEBREED!

Ecco la lista aggiornata delle prima bands confermate:

MACHINE HEAD
AMON AMARTH
SABATON
HATEBREED
PARADISE LOST
KATAKLYSM
ELUVEITIE

I biglietti sono attualmente acquistabili in questi pacchetti:

X-Mas Package 1 Biglietto settimanale + tshirt + sciarpa + toppa = 139€ + dp
X-Mas Package 2
Biglietto settimanale + adesivo per auto + bandiera + toppa = 139€ + dp

Biglietti semplici
Biglietto settimanale 129 € + dp
Biglietto per 3 giorni 99 € + dp

Fanpack
Fanpack settimanale + tshirt = 139 € + dp
Fanpack per 3 giorni + tshirt = 109 € + dp

Ordina i biglietti su Metalcamp.com oppure su Hardticket.eu



Opera IX Special upcoming

Il 6 Gennaio pubblicherò uno speciale dedicato ai blackser italiani Opera IX, comprendente anche un'intervista e la recensione del loro ultimo lavoro, intitolato Strix Maledictae in Aeternum, in uscita per Agonia Records.
Potrete avere dunque la possibilità di avere un'anteprima scritta di ciò che è contenuto nel nuovo album in arrivo a fine mese nonché un'opinione della band, tornata sulle scene dopo ben 7 anni di silenzio.
I'm now proudly announcing you that on 6th January '12 it'll be time for another Special, dedicated to the well-known Italian symphonic black metal band Opera IX, including an interview and the review of their last release Strix Maledictae in Aeternum, first album in 7 years. Stay tuned!

21 December 2011

Interview: Petri Nygård

Dopo qualche giorno d’attesa e una sveglia mattutina legata al fuso orario, ecco qui virtualmente davanti a me Petri Nygård, in collegamento dagli Stati Uniti dove è impegnato a registrare un suo nuovo video.

Benvenuto Petri! Iniziamo parlando della tua ultima pubblicazione “29 Syntiä – Kaikki Vitun Hitit”, una compilation che racchiude tutte le tue canzoni più famose. Da dove è nata quest’idea e perché hai deciso di
pubblicarla in questo periodo?

Ho voluto pubblicarla per chi si è perso le mie prime canzoni, quelle di dieci anni fa, ma anche per chi non ha ancora bene l’idea di quali canzoni ci siano in ciascun album. Ho pubblicato due album uno in fila all’altro e ho sentito che molta gente ha comprato Kaikkee Pitää Olla e si è chiesta dove fosse Selvä Päivä oppure che altri che hanno acquistato Kaikki Tai Ei Mitään e non hanno trovato Kotibileet o Onko Sulla Pokkaa. Quest’album quindi è una bella confezione che racchiude davvero tutto.

Hai speso un periodo della tua vita negli Stati Uniti, negli anni Novanta: come descrivi questa esperienza?

Beh, alla fine negli USA non ho mai fatto vera e propria musica e non la posso confrontare con ciò che ho faccio ora. Ho speso più tempo a Chicago per ragioni personali, che per altro.

Ti si può definire un artista del tutto particolare, visto che recentemente hai pubblicato tracce classiche featuring Lord Est ma anche altre più vicine al metal, come Sarvet Etsiin feat Mokoma. Come ti descriveresti dunque come musicista?

Semplicemente, faccio solo quello che mi sento e mi va di fare. Sono cresciuto ascoltando Kiss, Anthrax, Motörhead, Metallica eccetera e l’hiphop è entrato nella mia vita solo più tardi. Da quel momento sono andato avanti ascoltando entrambi i generi e le cose hanno continuato a funzionare. Non voglio mai limitare né me né la mia musica.

Come nasce una tua canzone? Chi scrive i tesi e la musica?

Scrivo sempre da solo i testi, poi quando ho in mente un ritmo o una melodia che mi piace, vado dai miei produttori e parlo con loro di ciò che ho bisogno, di cosa voglio. Una mia canzone nasce semplicemente così.

Cosa ti inspira?

Tutto! La musica, l’arte, i film, i cartoni animati, i porno, praticamente tutto ciò che sento e che faccio..

In una recente intervista, hai evidenziato come non ti comporti sempre come descrivi nelle tue hit. Ti piace bere, fare sesso e andare alle feste, ma come un ‘ragazzo normale’ non trascorri le tue giornate facendo solo queste attività. Queste dichiarazioni hanno sorpreso una parte dei tuoi fans. Ti piace essere etichettato come un ‘party animal’ dai media e da alcuni tuoi fans?

Amo tutte le cose di cui parlo nelle mie canzoni, ma non ho mai voluto dire che le faccio tutti i giorni. Amo bere, fare sesso e sì, mi piace anche partecipare alle feste ma, al contrario di ciò che dice la gente (ovvero che sono sempre ubriaco e che faccio sesso 4 volte al giorno), non sono un alcolista né un sex addict. Non è semplicemente possibile per me.

Comunque, nonostante queste polemiche, stai per concludere una bella annata per la tua carriera, durante la quale hai fatto moltissimi concerti dal vivo e hai aumentato la tua popolarità. Sei soddisfatto? O pensi di dover migliorare qualcosa?

Sono soddisfatto del risultato e non me ne vanto, perché davvero non avrei mai pensato di arrivare a questo livello. E ancora non so se e quanto tutto questo crescerà ancora. Faccio solo quello che mi piace, mi diverto e vivo giorno per giorno.

I tuoi live prevedono la presenza di una bambola gonfiabile gigante, ragazze in topless, fuochi d’artificio, ampi schermi al plasma, un uomo praticamente nudo e una grande varietà di altri ‘strani animali’. Come mai hai fatto questa scelta?
È un modo per colpire i tuoi fans?

I live sono una mia versione di quelli dei miei eroi, i Kiss. Adoro quello che faccio live, sia per lo show in sé che per il divertimento che offre al pubblico. Ho assistito a molti concerti veramente noiosi, quindi ho voluto dar vita a qualcosa che potesse trasmettere energia, qualcosa veramente a cui assistere.

Alcuni lettori mi hanno chiesto di farti una domanda: perché hai scelto un nickname come Nygård, che sa molto di svedese al posto di tenere Laurila? Cosa risponderesti loro?

Certo, con Nygård ho voluto mantenere un ricordo delle mie origini svedesi! (ride) Più che altro, mi ricorda Peter Nygård, un uomo davvero pazzo e divertente.

Cosa ne pensi dei tuoi colleghi rapper finlandesi?

Non mi sono mai piaciuti. E continuo a non ascoltarli. Quindi non posso davvero dare un giudizio.

Molti gruppi finlandesi specialmente della scena metal
hanno recentemente fatto tour europei, nonostante i loro testi siano tutti in finlandese. Perché artisti finlandesi come te non fanno lo stesso?

Domanda interessante! (ride) Non lo so davvero, sarà che l’hiphop finlandese fa così schifo che nessuno lo vuole? (ride) Davvero non so il perché..

La nostra intervista si conclude qui. Grazie e in bocca al lupo per la tua carriera. L’ultima domanda per oggi è: quali sono i tuoi programmi per il prossimo futuro?

Voglio fare altri album, altri video, altri show.. continuare a fare ciò che faccio ora. Ho imparato dai miei errori e ho avuto una preziosa seconda chance. Sono contento di aver ricominciato a fare questo e ora do il 110% in tutto, non mi fermo mai. Questo lo devo ai miei fans.


EN VERSION

Welcome Petri! Let’s start from you latest release, “29 Syntiä – Kaikki Vitun Hitit”, a compilation including all your most famous songs. Where did this idea come from and why have you chosen to publish it now?

I wanted to do this compilation album for those who maybe slept my earlier songs from 10 years back and for those people who are confused what song is on what album because I did kinda did 2 albums pretty fast. I heard many people bought my Kaikkee Pitää Olla album and was thinkin "where is Selvä Päivä?" or people who bought Kaikki Tai Ei Mitään album are asking "where is Kotibileet or Onko Sulla Pokkaa". So this album is nice packet with everything everything, you know.

You’ve been spending years of your career in the USA. How do you now consider
this experience?


I really never did music in USA so I can’t compare you know. I was there in Chicago for personal reasons.

You’re kind of ‘special artist’, because you’ve recently released classic rap tracks feat Lord Est but also some rock/metal sounding ones, like Sarvet Etsiin feat Mokoma. So, how would you describe yourself as a musician?

I just do what I feel. I do what I want… I grew up listening bands like Kiss, Anthrax, Motörhead, Metallica etc and Hiphop music came to my life later and since then I’ve been listening both music genres and basically everything goes. I don’t want to limit myself or my music.

How does a Nygård hit come to life? Do you always write the music and lyrics by yourself?

I always write the lyrics myself first and then I pretty much already have some melody or beat in my mind what I want so then I go to my producers and say what I want and need. That’s it.

What inspires you?

Everything! Music, art, movies, cartoon, porn, just everything I see and hear and do.

In a recent interview, you underlined that you don’t always behave like you describe in your hits. You like drinking, having sex and partying, but as a ‘normal guy’ you’re not doing these activities all the time. That surprised some of your fans. Do you like being labeled by some fans and media as a ‘party animal’?

I like and love everything I do songs about but that don’t mean I do it every day. I love to drink., I love to have sex and YES I like to party BUT like many people think I’m drunk every day, I’m not an alcoholic and that I have sex 4times a day, I’m not a sexaddict you know. So I’m just sayin it not possible.

Anyway, despite these stereotypes, you’re now concluding a great year for your career, including many gigs and a growing popularity. Are you satisfied? What would you like to improve?

I’m very satisfied and humble about everything because I never thought this would happen like this or this big.. and that’s why I don’t honestly even know how far and big this will be. So I just do what I like, have fun and take everyday day by day.

Your live shows include a big inflatable doll, topless girls, fireworks, large screens, an almost naked man and a variety of other ‘strange animals’. How did all this start? Is this a way to impress your fans?

My live show is my version of my heroes the band Kiss. I like what they been doing, the whole show element and that’s its entertainment. I’ve seen so many boring live shows so I to want give crazy energy and something to look at..that’s just it.

Some readers have mailed me after I announced this interview asking why you have chosen a Swedish sounding nick like Nygård instead of maintaining Laurila. So, what would you answer them?

I want keep my Swedish roots like that haha.. plus Peter Nygård is kinda crazy and funny man so that’s that.

What do you think about the Finnish rap scene?

I never liked it and I don’t listen to it at all so I really can’t even say nothing about it.

Many Finnish metal and rock artists have made European tours despite all their lyrics are in Finnish.
Why aren’t Finnish rap artists like you doing the same?

Interesting question haha! I really don’t know… maybe it’s because Finnish hiphop is so bad? I dunno!

Which are your plans for the future?

More albums, more videos, more shows… keep doing what I do and just continue. I have learned from my mistakes and now I got a rare second chance, I’m so happy about my "comeback" now I’m going to do everything 110% and never stop. I kinda owe it to my fans.

Tutte le foto sono tratte dal sito ufficiale

20 December 2011

Metalcamp 2012 is coming!

Metalcamp crew has just confirmed some of the great metal bands that will play at Slovenian MetalCamp festival 2012 (Amon Amarth above all) and announced some new features that surely will interest many of you.

The one I liked most is the family camping, that will improve Metalcamp’s quality for all the metalheads travelling with children, like in some metal festivals in Scandinavia. According to the website, there´ll be the so-called 5 star camping for families, which is approx. only 10 minutes from the festival area away. With a private kindergarten for those future Metalcamp fanatics, real sanitation, a very own bar and catering.

Discover all the news here!

Within the couple of famous metal bands already confirmed, there are two groups Italians have enjoyed many concerts with and surely will be a great attractive for all those who will attend Metalcamp 2012: Korpiklaani and Eluveitie!
So, why not discover something more about them?

KORPIKLAANI

If you think that there are no reasons to celebrate within the dark metal-spheres, the heavy drinking forest
inhabitants of KORPIKLAANI will totally disabuse you!
This hilarious sextet delights with rapid metal com
bined with a lot of Humppa and other elements of typical Finnish folk music. On their current folk metal longplayer titled Ukon Wacka these bards care for familiar pagan party-moods and once more reach the top of excess. Sharp guitar-sounds and a wide-ranged diversity of traditional instruments create together a very special relaxed and hearty atmosphere for partying, so you just forget the run of time. KORPIKLAANI will mix a high-percentage folk-cocktail at your headbanger’s holidays 2012, which will definitely strike more than Vodka or Tequila!


ELUVEITIE

Swiss folk metal maniacs ELUVEITIE started a new, aspiring and flourishing era of heathen metal – “New Wave Of Folk Metal” - with their output Spirit, released in 2006, and turned everything upside down within the whole scene. Influenced by Celtic music and mysticism, this pagan circle reached to unite two total different styles.


They play traditional, authentic folk combined with modern melodic death metal in the classical Göteborg-vein. Nevertheless the band also concentrates on topics and stories behind their songs, which are about the daily life and the spirituality of the Helvetic Celtic tribe, like they did on their latest masterpiece Everything Remains (As It Never Was). They are about to release a brand new studio album in 2012 so expect the unexpected and look forward to a great show of ELUVEITIE at METALCAMP!



So far these bands have been confirmed for 2012:

AMON AMARTH
ELUVEITIE
HEATHEN
KATAKLYSM
KORPIKLAANI
FINNTROLL
MACHINE HEAD
PAIN
PARADISE LOST
THE BLACK DAHLIA MURDER
SABATON


Thank to Emma Costi for all the photos, check her deviantArt profile


17 December 2011

Petri Nygård - Biography

Petri Nygård (Petri Jukka Mikael Laurila) is a Finnish rap and hip-hop artist.

After his first music experience with Nuera, he released his first EP Vitun suomirokki single was very successful as well, having sold over 17 000 copies.
The second single Kanava nolla sold over 9 000 copies and his debut album Mun levy! went on to sell gold in Finland. Mun Levy! was followed by two more albums that never reached the same sales but Petri still had a loyal following in Finland. In 2003 he moved to Chigago and he started to make music in English. He started to gain newfound success over the Internet in 2009 when he released a new album Kaikkee pitää olla, which sold a few thousand copies and included few controversial hit singles. In 2010, Petri Nygård was the most googled person in Finland and thanks to his smash radio hit single Selvä päivä feat. Lord Est, he is once again one of the most popular artists in Finland. At the moment Petri is working on a new video for one of the hits of the upcoming album Märkää.

Discography:
Albums
with Nuera
1992  Nuera (tape)
1993  Nuera demo
1993  Nuera Underground tape
1994  Breakfast
1996  Nuera (EP)
2000  Honesty
2003  Own World

as Travis Bicle
2007  Committed

Solo
2000  Pillumagneetti (EP)
2000  Mun levy!
2001  Petri presidentixi
2002  Hovinarrin paluu!
2009  Kaikkee pitää olla
2011  Kaikki tai ei mitään
2012  Mun mielestä
2012  29 Syntiä - Kaikki vitun hitit

Singles
Solo
2000   Vitun suomirokki 
2000   Kanava nolla (Antakaa mun olla) 
2000   Rääväsuu 
2000   Hulluna tisseihin 
2001   Petri hallitsee liigaa 
2001   Riimini rupiset / Sika / Petri pelastaa joulun 
2009   Sanon suoraan  
2009   Onko sulla pokkaa?  
2009   Mitävittuuvaan / Tuska  
2010   Kippis kulaus 
2010   Seopetriii  featuring Emel & Aajee 
2010   Sarvet esiin  featuring Mokoma
2010   Selvä päivä  featuring Lord Est
2011   Villi ja vitun vapaa 
2012   Märkää  (release date 25.04)


Stay tuned for the upcoming interview with Petri!

12 December 2011

Focus on: Hamferð


So, here we are! Focus on Hamferð today, including an interview with their
frontman and singer Jón Hansen. Enjoy!


Today we have as a guest the Faroese doom metal band Hamferð, represented by its frontman Jón Hansen. Welcome to our webzine! First of all, let’s talk about your latest release, “Vilst er síðsta fet” EP. Do you think that it’s a good representation of the thoughts and ideas of your band?
Thank you for having me. Well, we made this EP a year ago and all the material was basically written the same year, so back then it was a perfect representation of Hamferð. A year is a pretty long time for a band, though, so even if the EP lays a general tone for the band, we are already at a point of further solidifying our approach to writing.

What’s the meaning of the band name? Why have you chosen it?

Hamferð is sort of a visual appearance (a spectre, if you will) of a person, who most likely faces the inevitability of death. The word is not directly translatable, and it is used grammatically as ‘a person travelling “in hamferð”’. A hundred years ago and further back, the Faroese men were predominantly fishermen and thus faced the perils of the ocean every day. If the image of one or several of the men at sea appeared before the eyes of their loved ones at home, they were ‘travelling in hamferð’, and it was an omen of death for the sailors.

You said that you formed “To bring slow, crushing and atmospheric music to the Faroe Islands, the home to a bleak and depressive atmosphere that can only be properly communicated through the funeral march of Doom Metal”. How are you trying to reach this goal?
First of all, this is probably the very first press-description we wrote of our band, and it obviously has a jokey nature. But we did, more or less, form the band with the intention of writing Doom Metal with the infusion of dark concepts associated with the Faroe Islands. As we started getting more serious about the band, this infusion grew to become an actually essential part of the band’s general theme.

Why have you chosen to sing all your tracks in your mother tongue language? How would you describe your lyrics to a non-Faroese speaking public?

Well, again, you can’t have a full-fledged Faroese concept without writing in Faroese. Also, I have an undying love for the Faroese language and find that, if used right, it can be the most beautiful language in the world. At least in written form, hehe. And finally there are no other metal bands in the world that exclusively write in Faroese, so… I personally think it has a cool-factor!
Why have you chosen such a refined and elegant on-stage style?
Well, our style of music is not very aggressive and I believe it is somewhat unique in its expression and complexity and therefore requires a different presentation than the “jeans, t-shirt and horns-up”-style of performing that works with faster and angrier music. The suits have been with us from the very first concert, and they were, and still are, intended to give off the feeling of a funeral procession.
You’ve just finished touring all around Europe with Týr and Moonsorrow. How would you describe this experience?
It was quite amazing. I have personally been a devout Moonsorrow fan for many years, so the actual “touring many different countries”-part almost stands in the shadow of the “touring with freakin’ Moonsorrow!”-part for me, hehe. But to be honest, playing in front of Germans, Belgians, Swiss people, French people, Spaniards, Italians and Slovenians has been an immense pleasure that we hope to revisit soon.

How did the European public react after seeing a doom metal band opening all the gigs on this tour? Do you think you’ve gained fans?

Well, we didn’t have much promotion on this tour and, along with being the one band that didn’t play Viking/Pagan/Epic-metal, this was our little Achilles’ heel this time around and left a lot of people wondering who the hell we were, hehe. But having said that, we still have had a lot of great response from people all over Europe, and yes, we seem to have gained quite a few fans!

Classic question: how does a Hamferð song come to life? Does anyone in particular do the songwriting or do you all contribute to its creation? What inspires you?
Classic answer: The guitarists come up with ideas and develop them into a basic song. Then they bring it into the rehearsal room and the drummer refines and shapes the rhythms within the structure of the song. When this groundwork is established, the keyboardist, usually along with the guitarists, arranges the chorals, organs and the like. Somewhere along this process, I write the lyrics and the vocals.

How’s working with your label Tutl Records?
Wonderful. Although Tutl must not be mistaken for a regular label. It is probably better described as the Faroese Music Center. They publish all Faroese artists who are interested in making albums and pretty much act as a playing for (almost) the entire Faroese music scene. From our perspective, Tutl seems to especially reward ambitious hard work and consistency, since they support us as much as they do. They do not have a particularly wide distribution, but they have begun working with other labels in order to further the impact of Faroese music. Kristian Blak, Tutl director, is by many considered to be the father of the contemporary music scene on The Faroe Islands.
You’ve just announced that Jenus í Trøðini is now formally in your line-up. How did you come up with this decision?

Well, Jenus has been an occasional stand-in bassist and a friend of the band for a long time, so for us he was just a natural choice. Ultimately, it was up to him, and thankfully, he agreed to join us. He’s a great guy and loves the music we play. Also, we’re glad we didn’t have to do any auditions,
hehe

Which are your future projects?


No touring plans as of yet, but things are simmering after each boil, if you know what I mean. For the next couple of months we will concentrate on writing new music for what will be our first full-length album. So it’s an exciting time.


Our interview is now coming to its end. Thank you! I hope to see you live again in Italy and I wish you all the best. Do you want to add something more?
My pleasure. Italy will quite certainly be included in future touring plans, since we had, all things considered, a very warm welcome our first time around. Thanks to those who supported us in Romagnano and Bologna, we had a blast!


REVIEW: Hamferð - Vilst er Síðsta Fet (EP, 2010)



Even on the first listen, it’s easy to understand that Hamferð guys are very talented.
In fact, even if Vilst er Síðsta Fet is the first EP of this band from the Faroe Islands (yes, Faroese music doesn’t only mean Týr!), it demonstrates how good they are in creating a deep and sought after doom metal, which is clearly expressed by the sextet thank to the great care that has been brought to the production.
In actual fact, Hamferð show their brilliant abilities with original and compelling tracks, despite their average length, which is more than 6 minutes.
The very first feature that impresses the listener is the frontman’s voice. Jón Hansen has the great ability to fluently switch from fragile and dramatic clean vocals to powerful growls, passionately performing the lyrics and enriching Hamferð musical style.Thank also to the slow rhythm, both guitars have the opportunity to express themselves well, from supporting vocals with interesting riffing to playing a main role, in particular on Aldan Revsar Eitt Vargahjarta. Even drumming, constant but balanced, is capable to give a good account of itself and to well interact with the other instruments, without any exaggeration. Bass rhythmics are also good, but let’s wait for their next full-length to judge it more fairly, as Tinna Tótudóttir is Hamferð bass player no more.Moreover, pleasing is also Esmar Joensen’s keyboard performance, which adds a symphonic and epic atmosphere to the tracks, that become more melancholic and precious. Notable are also their lyrics: Hamferð have decided to write everything in Faroese language and their choice appears to be excellent, as the release consequently appears to be more intriguing and mysterious. Vráin, without doubt the best track of this EP, it’s a good example of how their doom metal sounds like.
An almost perfect release, like just a few in the contemporary European underground scene, which surely preludes to an interesting soon to come full-length.
Reviewed by Akaah
Rating: 9.5/10
Tracklist:
1. Harra Guð Títt Dýra Navn Og Æra
2. Vráin
3. Aldan Revsar Eitt Vargahjarta
4. At Enda

LEGGETE LA VERSIONE ITALIANA QUI / ITALIAN VERSION HERE

Photos by Emma Costi, check her deviantArt profile

09 December 2011

Doom Metalheads, attention please!

È un grande onore per me poter annunciare che il 15 Dicembre pubblicherò su questa pagina uno speciale dedicato alla doom metal band faroese Hamferð, che mi ha rilasciato in esclusiva la prima intervista per l'Italia, per la quale è stato coinvolto il frontman Jón Hansen.
Assieme all'intervista, sarà pubblicata in doppia versione (inglese - italiano) anche una breve biografia e la mia recensione del loro più recente EP Vilst er Síðsta Fet.

Vista la grande accoglienza che abbiamo riservato a questi ragazzi durante le due date del recente Dead Tyrants European tour con Moonsorrow e Týr, non fate mancare il vostro supporto anche a questa iniziativa!

Stay tuned!


It's a great honor for me to announce that on 15/12 I'll post a Special entirely dedicated to the Faroese doom metal band Hamferð

It will include a review of their latest EP Vilst er Síðsta Fet, as well as an interesting interview with their frontman and vocalist Jón Hansen.

You'll discover more about this awesome band which is growing popularity after joining Dead Tyrants European tour with Moonsorrow and Týr.

Stay tuned!

05 December 2011

Speciale Sidus Tenebrarum

SIDUS TENEBRARUM - Black metal - Italy


INTERVISTA

1. I blackster pordenonesi Sidus Tenebrarum hanno da poco pubblicato il loro primo full-lenght, dal titolo“Born from the dark Rib”. Oggi ho l’onore di avere qui come ospite il drummer Belloz. Benvenuto! Come consideri questo vostro ultimo lavoro ? Vi rappresenta pienamente?

Innanzitutto ti ringrazio della disponibilità per quest’intervista. Con quest’album abbiamo raggiunto la maturazione, sia nelle nostre idee sia nelle atmosfere. Siamo riusciti a racchiuderle completamente all’interno del disco. Lo considero un prodotto di buona fattura e sicuramente chi ascolta il disco può darcene atto al di là che la nostra proposta musicale possa piacere o no.

2. Da dove nasce la scelta del titolo “Born from the dark Rib”?

Significa: “Nato dalla costola oscura”. Ci siamo ispirati alla nascita dell’uomo dalla costola di Dio nel momento della creazione. Ovviamente stiamo parlando del Dio nero… è dalla sua costola che questo album è nato!

3. La copertina di quest’album è davvero particolare e ha ricevuto parecchi giudizi contrapposti. Da dove ha origine quest’artwork?

Cercavamo qualcosa di diverso, mi sono rotto il cazzo di guardare le copertine dei dischi metal e indovinare perfettamente il tipo di musica senza averlo ascoltato. La copertina si presenta essenziale e diretta come la musica, non avevamo motivo di concentrarci esclusivamente sull’aspetto. D’altra parte sono sempre meno quelli che frequentano i negozi di dischi. Comunque, non m’interessano i giudizi della critica, per noi rappresenta la nascita oscura, punto.

4. Questo lavoro arriva dopo anni di silenzio. È stata una scelta vostra o obbligata?

Abbiamo sempre avuto tempi lunghi per la produzione di nuovo materiale. Si potrebbe fare un mediocre disco all’anno, ma preferiamo prenderci i nostri tempi e fare un disco che spacchi il culo! È comunque da precisare che anche l’etichetta ha influito in questa lunga attesa, l’album era già pronto da molto tempo….
5. I vostri live sono davvero molto potenti e d’impatto, soprattutto per il vostro modo di atteggiarvi e vestirvi. C’è una motivazione particolare che vi ha portato a scegliere un approccio del genere durante i vostri concerti?

No quelli che vedi sul palco sono i “Sidus tenebrarum” niente di più! Ci e’ sempre piaciuto dare tutto quando suoniamo ed è li che si vede se una band ha qualcosa da dire o meno; band che sono capaci di una tecnica eccellente non sempre dal vivo sono emozionanti. Ci concentriamo sull’impatto sul pubblico e, se ci sono errori, ce ne fottiamo: d’altro canto noi siamo quello che vogliamo e non si suona certo in sale per concerti.
6. Come giudichi il fatto che la vostra line-up si sia mantenuta negli anni?

Credo sia un punto di forza, siamo amici da tanti anni e andiamo sempre d’accordo anche nelle scelte. Crescendo insieme, si sa sempre come agire senza compromettere il progetto. Sarebbe un problema se un giorno qualcuno di noi se ne andasse, ci sono troppe idioti in giro per prendere il posto di uno di noi.
7. Domanda classica: come si sviluppa il songwriting dei vostri brani? Quanto influiscono i contributi e le idee propri di ogni membro sul prodotto finale?

Santa con la chitarra impronta una base, dove stende la linea della canzone. Poi, su di questa, si elaborano batteria e basso e, in sala prove, aggiustiamo insieme i dettagli. Infine viene scritto un testo sulla base del senso che suscita la canzone, o su un concetto predeterminato.
Comunque tutti e quattro i membri partecipano sia nella musica sia nell’aspetto di marketing e relazioni pubbliche, tipo contatti, pubblicità, sito, ecc.
8. Fai parte di una band che ha una propria visione della realtà molto oscura e originale. In che modo è nata e si è sviluppata la vostra interessante filosofia?

Nasce prevalentemente dal comune senso di odio e disturbo provocato da ciò che ci sta attorno quotidianamente. Tutto ciò viene catalizzato attraverso la musica e vomitato addosso a chi ci ascolta ad una potenza inaudita. Il nostro intento è di esaltare la rovina dell’uomo, esasperarne lo stimolo, condurre chiunque in quest’oblio. In questo obiettivo ci “aiutano” (inconsapevolmente, è ovvio) tutti gli organi di governo sociale, politica, chiesa e istituzioni,
9. Quanto queste idee influiscono sui vostri testi?

Tutto.

10. Applicate questa filosofia anche nel modo di interpretare e reagire alla realtà quotidiana?
Certo, è proprio nella vita di tutti i giorni che nasce la nostra rabbia. È inevitabile quindi uscire dalla realtà. La musica per noi non è un lavoro, non riusciamo a scinderla dalla vita quotidiana. Lo stesso avviene anche per il male, ovvio.
11. A che tipo di pubblico si rivolge la vostra musica?
Sicuramente a chi ascolta musica estrema in generale. Il nostro stile è più assimilabile al black metal ma è sicuramente influenzata da molto altro.
12. Recentemente avete preso parte al progetto “The great metal complotto”. Ce ne parli?
Si è stata una buona idea per promuovere quelli che sono i gruppi attuali a Pordenone. Abbiamo partecipato perchè ci sentiamo parte della scena pur considerando che con metà di quei gruppi o non li conosciamo o non abbiamo nulla da spartire! Bella iniziativa comunque, è stata una idea interessante.
13. Dopo una realease autoprodotta, siete passati a una label ufficiale. Come vi siete trovati a lavorare con la Suffering Jesus?
L’etichetta ha fatto un ottimo lavoro. Ha avuto dei problemi trascinatisi col periodo di crisi globale, che ne ha ritardato di più di sette mesi. Inoltre, non essendo una major, avrà sicuramente dovuto affrontare problemi più incipienti. Infine, essendosi addossata tutte le spese di stampa, siamo consci del fatto che ha creduto e investito in noi, cosa molto difficile in questi tempi e con certa gente.
14. Secondo te quanto si è sviluppato il vostro stile dalla pubblicazione di “Dimlight” ad oggi?

Direi che si è evoluto su una linea costante, che nel tempo è diventato lo stile “Sidus Tenebrarum”. Il nostro stile non suona come quel gruppo o come quell’album. D’accordo, le influenze ovviamente si sentono, ma i contenuti sono ben diversi. Non imiteremo mai nessuno, e la nostra forza sono le quattro differenti menti che operano all’interno del gruppo.

15. Da quali bands pensi siate maggiormente influenzati al momento?

Pochi sono i punti di riferimento e non ritengo necessario citarli.

16. Come consideri la scena black metal friulana? Qual è la risposta che ricevete dalle vostre parti?

Quale scena? Ci sono poche persone valide. Il resto crede di poter diventare una star copiando un paio di accordi delle band famose. Nelle nostre zone sembra che ultimamente si ascolti solo metal-core o simili. Qui non c’è molto spazio per gente un po’ più malata.
Non esiste nessuna scena black…
17. E quella italiana più in generale?

Se consideriamo l’Italia, le cose sono leggermente diverse. Ci sono gruppi validi che meriterebbero di più ma in questo posto siamo derisi e trattati come idioti mezzadri. Lungi bene quindi dall’uscire dall’underground. Rispetto l’underground, ma in troppi lo credono come una culla calda e comoda da non voler lasciare, perdendo tutto lo spirito da cui è l’underground è sempre stato contraddistinto.
Come ci considerino all’estero non serve neppure parlarne…
18. Quali bands ancora relegate nell’underground ritieni valide a tutt’oggi?
Tenebrae in perpetuum, Delirium X-Tremens, Common Grave nella nostra zona ma anche tante altre…

19. Quali progetti avete per il futuro prossimo?

Siamo già al lavoro per il prossimo disco, però non saprei dare una data precisa. Siamo nella fase geminale del nuovo capitolo, dove lavoreremo come abbiamo sempre fatto. Ci saranno molto probabilmente delle sorprese davvero interessanti.
20. L’intervista si chiude qui. Vuoi aggiungere qualcosa?

Grazie per lo spazio dedicatoci. Colgo l’occasione per ricordare l’uscita del nostro ultimo album “Born from the dark rib”. Contattateci via mail (sidustenebrarum@libero.it) o al sito (www.myspace.com/sidustenebrarum).

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