Oggi abbiamo come ospite la band symphonic black metal Opera IX (leggi biografia), rappresentata dal suo leader storico, Ossian. Benvenuto! Cominciamo parlando subito della vostra ultima release, Strix Maledicte In Aeternum. Come giudichi questa produzione, che chiude la ‘trilogia’ iniziata nel 2002 con Maleventum?
Un lavoro molto più oscuro e sinistro. Abbiamo analizzato con le liriche tutto lo scenario medievale della stregoneria, non basandoci sui racconti del romanticismo gotico, ma abbiamo ricercato e re interpretato gli atti storici, gli eventi realmente accaduti. A tutto ciò aggiungiamo anche l'interpretazione di alcuni archetipi inseriti nelle leggende e nel folklore dei nostri luoghi, quindi non solo un lavoro che scaturisce dalla nostra vivida fantasia ma un lavoro storico a cui abbiamo dedicato molto più tempo del solito. Musicalmente abbiamo scelto di essere maggiormente “in your face”: le ritmiche presentano molti più cambi, spesso accelerate e serrate con qualche blast e non mancano i rallentamenti doom ma con ambientazioni più vintage. Anche il sound proposto non è modernissimo, in primis, perché rappresenta al meglio tutto il concept di Strix, inoltre perché avendo io curato totalmente la registrazione ed il mix, è venuta alla luce la mia esperienza evolutasi esclusivamente con la musica metal degli anni Ottanta e Novanta.
Come mai quest’album arriva dopo ben 7 anni di silenzio? È stata una scelta motivata oppure obbligata?
No, è stata una scelta obbligata, anche se non credo che possiamo parlare di silenzio assoluto: ricordo che nel 2008 è uscito un triplo DVD commemorativo e vi assicuro che raccogliere venti anni di materiale da inserire in ben 300 minuti non è stata una passeggiata. La dipartita di Lunaris ha anche rallentato la band di quasi due anni, in quanto inizialmente abbiamo cercato un sostituto in pianta stabile per poi decidere di inserire solamente un session alle tastiere, un anno di lavoro compositivo e a tutto questo dobbiamo aggiungere le peripezie contrattuali che abbiamo subito, che hanno ritardato l'uscita di Strix di altri due anni. Infatti già nel 2008 abbiamo fatto uscire un'anticipazione sul DVD che presentavamo il lavoro per fine 2009. Ora con l'Agonia (Agonia Records, ndr) speriamo di non subire ulteriori ritardi nella tabella di marcia della vita della band.
Il primo video relativo a quest’album, Mandragora, è stato al centro di giudizi controversi e perfino censurato da Youtube. Qual è la tua opinione al riguardo?
Riferendoci alla semi censura di Youtube credo che in fondo sia abbastanza normale oscurare alcune immagini e permetterle solo ad un pubblico di adulti, non si tratta di materiale pornografico, ma comunque delle nudità sono ben presenti. Forse i giudizi sono sempre abbastanza forzati e condotti da una visione piuttosto moralista, ma se queste sono le regole non possiamo far altro che adattarci, in fondo anche nomi molto più grandi degli Opera IX hanno subito lo stesso trattamento dal sopracitato canale. Tuttavia, pare che il video sia piaciuto molto e molti si sono complimentati per la grande qualità delle immagini.
Restando in tema di controversie, anche la tua personale partecipazione alla trasmissione Mistero ha suscitato pareri tra i più diversi all’interno del vostro pubblico. Come valuti questa tua esperienza televisiva? Cosa diresti agli scettici?
Personalmente sono stato solamente felice che mi abbiano invitato, gli scettici dovrebbero soffermarsi sul fatto che per la prima volta un genere musicale estremo è stato “sdoganato” dignitosamente in una rete nazionale ed in prima serata e dove finalmente è stato invitato un personaggio che è un reale esponente della storia del metal estremo e che si occupa da sempre di occultismo ed esoterismo. Purtroppo la qualità ed il livello delle trasmissioni televisive italiane che trattano argomenti legati al paranormale ed all'occulto è al massimo rappresentato da Mistero, l'alternativa è nulla, quindi non capisco le controversie, mi secca parecchio che gli “scettici” approvino che solo personaggi come Varg Vikernes oppure Fenriz possano permettersi di apparire nelle reti nazionali e qui in Italia noi altri dobbiamo stare in sordina e aspettare come al solito che preti e bigotti mandino i loro emissari a demonizzare a dovere gli argomenti, per così dire, difficili? Io sono per l'evoluzione di un genere, non per la sua morte e sarebbe ora che anche l'Italia avesse maggiore informazione a riguardo altrimenti tra breve i signori musicisti e gli “scettici” si accontenteranno di passare le loro “oscure” serate chiusi nelle cantine a sognare di poter esibire la loro fottuta musica estrema chissà quando...come noi altri facevamo nel lontano 1988.
Cambiando argomento, Strix Maledicte In Aeternum è come di consueto una release molto lunga e articolata. Quanto tempo richiede e come nasce un brano degli Opera IX?
I brani, presi singolarmente, in realtà sono più brevi rispetto ai precedenti lavori ma aumenta il loro quantitativo numerico all'interno della release. Un brano Opera IX nasce sempre partendo dal suo testo, in pratica la musica è sempre la colonna sonora di una storia. Un brano può nascere in poche ore oppure in un paio di settimane o mesi, non c'è una regola fissa, tutto dipende se c'è la giusta ispirazione e soprattutto nulla è fatto in modo forzato.
Cosa ispira i vostri testi?
Il mistero, la storia, la letteratura, le antiche e le nuove religioni pagane, la natura e la musica stessa, tutto vissuto personalmente.
All’interno dei vostri brani ci sono spesso riferimenti al neo paganesimo. Cosa rappresenta personalmente per i membri degli Opera IX? È solo una passione o un interesse più radicato?
No, per alcuni di noi è un interesse radicato e parlando per me è una mia via religiosa ed iniziatica.
Debbo fare una premessa: si parla sempre di "scena" riferendosi esclusivamente alle bands ma essa è composta anche da tutti gli aspetti che caratterizzano un movimento artistico e culturale, come i fans, le riviste, le radio, i promoters ed i locali dove esibirsi. Ecco, se dobbiamo dare un giudizio lo dobbiamo dare in generale e magari puntualizzando ogni aspetto. Mi permetto solo di dire che le bands hanno migliorato nel tempo la qualità tecnica ma spesso a discapito dell'originalità, l'emotività dei fans la preferivo negli anni 80/90 mentre trovo positivo la gran diffusione delle webzine e dei canali divulgativi della musica estrema attraverso il web, ma a tutto questo manca ancora una gran dose di professionalità.
Come vi trovate a lavorare con l’Agonia Records?
Per ora molto bene.
Quali sono i vostri progetti futuri? Avete intenzione di fare concerti in Italia e/o all’estero?
Stiamo lavorando ad altri video clip e sicuramente dal prossimo Febbraio 2012 inizieremo anche la promozione live di Strix, dovremmo affidarci a qualche booking agency seria, mentre l'Agonia sta programmando un mini tour europeo, sicuramente non lasceremo passare del tempo inutile dietro l'uscita dell'album. Le news per le date già programmate le trovate sul nostro portale Operaix.it.
Ti ringrazio per l'intervista e vi auguro il meglio per il futuro. Lascio a te la conclusione!
Grazie a te per il tempo e lo spazio che hai concesso alla band.
Recensione Opera IX - Strix Maledicte In Aeternum (2012)
Dopo ben 7 anni di silenzio, riecco sulla scena gli Opera IX che, nonostante l’ennesimo cambio in una tormentata line-up, danno vita ad un full-length molto originale ed articolato, provando in maniera convincente come gli Opera IX siano realmente duri a morire.
La release, composta da ben 12 tracce di lunghezza relativamente variabile, è caratterizzata da un sound che fa ripensare a decadi come gli ’80 e i ’90, piuttosto che a un’atmosfera che ci si sarebbe potuti aspettare da uno dei primi album del 2012. Se a primo impatto tutto ciò può risultare strano, man mano che si procede con l’ascolto ci si rende conto che in realtà esso è uno dei punti di forza della produzione, ben coadiuvato dalla parte strumentale, dove sono frequenti cambi di ritmo e passaggi diversificati, nei quali ha modo di farsi sentire ed apprezzare anche il nuovo session man alla tastiera, Alexandros. I testi, invece, sono ottima rappresentazione di ciò a cui la band piemontese ci ha tradizionalmente abituato, arricchita in questo caso da numerosi riferimenti storici a fatti realmente accaduti e soprattutto alla stregoneria medievale.
Un mix davvero interessante, a cui vale davvero la pena avvicinarsi, analizzando ogni dettaglio con grande attenzione. Un sospirato ritorno, ma l’attesa non sembra proprio esser stata tempo sprecato.
Recensione a cura di Akaah
Giudizio complessivo 8/10
Tracklist:
1. Strix the Prologue (Intro)
2. 1313 (Eradicate The False Idols)
3. Dead Tree Ballad
4. Vox In Rama (part 1)
5. Vox In Rama (part 2)
6. Mandragora
7. Eyes in the Weel
8. Earth and Fire
9. Ecate -The Ritual
10. Ecate
11. Nemus Tempora Maleficarum
12. Historia Nocturna
Un lavoro molto più oscuro e sinistro. Abbiamo analizzato con le liriche tutto lo scenario medievale della stregoneria, non basandoci sui racconti del romanticismo gotico, ma abbiamo ricercato e re interpretato gli atti storici, gli eventi realmente accaduti. A tutto ciò aggiungiamo anche l'interpretazione di alcuni archetipi inseriti nelle leggende e nel folklore dei nostri luoghi, quindi non solo un lavoro che scaturisce dalla nostra vivida fantasia ma un lavoro storico a cui abbiamo dedicato molto più tempo del solito. Musicalmente abbiamo scelto di essere maggiormente “in your face”: le ritmiche presentano molti più cambi, spesso accelerate e serrate con qualche blast e non mancano i rallentamenti doom ma con ambientazioni più vintage. Anche il sound proposto non è modernissimo, in primis, perché rappresenta al meglio tutto il concept di Strix, inoltre perché avendo io curato totalmente la registrazione ed il mix, è venuta alla luce la mia esperienza evolutasi esclusivamente con la musica metal degli anni Ottanta e Novanta.
Come mai quest’album arriva dopo ben 7 anni di silenzio? È stata una scelta motivata oppure obbligata?
No, è stata una scelta obbligata, anche se non credo che possiamo parlare di silenzio assoluto: ricordo che nel 2008 è uscito un triplo DVD commemorativo e vi assicuro che raccogliere venti anni di materiale da inserire in ben 300 minuti non è stata una passeggiata. La dipartita di Lunaris ha anche rallentato la band di quasi due anni, in quanto inizialmente abbiamo cercato un sostituto in pianta stabile per poi decidere di inserire solamente un session alle tastiere, un anno di lavoro compositivo e a tutto questo dobbiamo aggiungere le peripezie contrattuali che abbiamo subito, che hanno ritardato l'uscita di Strix di altri due anni. Infatti già nel 2008 abbiamo fatto uscire un'anticipazione sul DVD che presentavamo il lavoro per fine 2009. Ora con l'Agonia (Agonia Records, ndr) speriamo di non subire ulteriori ritardi nella tabella di marcia della vita della band.
Il primo video relativo a quest’album, Mandragora, è stato al centro di giudizi controversi e perfino censurato da Youtube. Qual è la tua opinione al riguardo?
Riferendoci alla semi censura di Youtube credo che in fondo sia abbastanza normale oscurare alcune immagini e permetterle solo ad un pubblico di adulti, non si tratta di materiale pornografico, ma comunque delle nudità sono ben presenti. Forse i giudizi sono sempre abbastanza forzati e condotti da una visione piuttosto moralista, ma se queste sono le regole non possiamo far altro che adattarci, in fondo anche nomi molto più grandi degli Opera IX hanno subito lo stesso trattamento dal sopracitato canale. Tuttavia, pare che il video sia piaciuto molto e molti si sono complimentati per la grande qualità delle immagini.
Restando in tema di controversie, anche la tua personale partecipazione alla trasmissione Mistero ha suscitato pareri tra i più diversi all’interno del vostro pubblico. Come valuti questa tua esperienza televisiva? Cosa diresti agli scettici?
Personalmente sono stato solamente felice che mi abbiano invitato, gli scettici dovrebbero soffermarsi sul fatto che per la prima volta un genere musicale estremo è stato “sdoganato” dignitosamente in una rete nazionale ed in prima serata e dove finalmente è stato invitato un personaggio che è un reale esponente della storia del metal estremo e che si occupa da sempre di occultismo ed esoterismo. Purtroppo la qualità ed il livello delle trasmissioni televisive italiane che trattano argomenti legati al paranormale ed all'occulto è al massimo rappresentato da Mistero, l'alternativa è nulla, quindi non capisco le controversie, mi secca parecchio che gli “scettici” approvino che solo personaggi come Varg Vikernes oppure Fenriz possano permettersi di apparire nelle reti nazionali e qui in Italia noi altri dobbiamo stare in sordina e aspettare come al solito che preti e bigotti mandino i loro emissari a demonizzare a dovere gli argomenti, per così dire, difficili? Io sono per l'evoluzione di un genere, non per la sua morte e sarebbe ora che anche l'Italia avesse maggiore informazione a riguardo altrimenti tra breve i signori musicisti e gli “scettici” si accontenteranno di passare le loro “oscure” serate chiusi nelle cantine a sognare di poter esibire la loro fottuta musica estrema chissà quando...come noi altri facevamo nel lontano 1988.
Cambiando argomento, Strix Maledicte In Aeternum è come di consueto una release molto lunga e articolata. Quanto tempo richiede e come nasce un brano degli Opera IX?
I brani, presi singolarmente, in realtà sono più brevi rispetto ai precedenti lavori ma aumenta il loro quantitativo numerico all'interno della release. Un brano Opera IX nasce sempre partendo dal suo testo, in pratica la musica è sempre la colonna sonora di una storia. Un brano può nascere in poche ore oppure in un paio di settimane o mesi, non c'è una regola fissa, tutto dipende se c'è la giusta ispirazione e soprattutto nulla è fatto in modo forzato.
Cosa ispira i vostri testi?
Il mistero, la storia, la letteratura, le antiche e le nuove religioni pagane, la natura e la musica stessa, tutto vissuto personalmente.
All’interno dei vostri brani ci sono spesso riferimenti al neo paganesimo. Cosa rappresenta personalmente per i membri degli Opera IX? È solo una passione o un interesse più radicato?
No, per alcuni di noi è un interesse radicato e parlando per me è una mia via religiosa ed iniziatica.
Gli Opera IX sono una band ormai storica all’interno della scena black metal italiana. Ma da ‘veterani’ del black, come la giudicate?
Debbo fare una premessa: si parla sempre di "scena" riferendosi esclusivamente alle bands ma essa è composta anche da tutti gli aspetti che caratterizzano un movimento artistico e culturale, come i fans, le riviste, le radio, i promoters ed i locali dove esibirsi. Ecco, se dobbiamo dare un giudizio lo dobbiamo dare in generale e magari puntualizzando ogni aspetto. Mi permetto solo di dire che le bands hanno migliorato nel tempo la qualità tecnica ma spesso a discapito dell'originalità, l'emotività dei fans la preferivo negli anni 80/90 mentre trovo positivo la gran diffusione delle webzine e dei canali divulgativi della musica estrema attraverso il web, ma a tutto questo manca ancora una gran dose di professionalità.
Come vi trovate a lavorare con l’Agonia Records?
Per ora molto bene.
Quali sono i vostri progetti futuri? Avete intenzione di fare concerti in Italia e/o all’estero?
Stiamo lavorando ad altri video clip e sicuramente dal prossimo Febbraio 2012 inizieremo anche la promozione live di Strix, dovremmo affidarci a qualche booking agency seria, mentre l'Agonia sta programmando un mini tour europeo, sicuramente non lasceremo passare del tempo inutile dietro l'uscita dell'album. Le news per le date già programmate le trovate sul nostro portale Operaix.it.
Ti ringrazio per l'intervista e vi auguro il meglio per il futuro. Lascio a te la conclusione!
Grazie a te per il tempo e lo spazio che hai concesso alla band.
Recensione Opera IX - Strix Maledicte In Aeternum (2012)
Dopo ben 7 anni di silenzio, riecco sulla scena gli Opera IX che, nonostante l’ennesimo cambio in una tormentata line-up, danno vita ad un full-length molto originale ed articolato, provando in maniera convincente come gli Opera IX siano realmente duri a morire.
La release, composta da ben 12 tracce di lunghezza relativamente variabile, è caratterizzata da un sound che fa ripensare a decadi come gli ’80 e i ’90, piuttosto che a un’atmosfera che ci si sarebbe potuti aspettare da uno dei primi album del 2012. Se a primo impatto tutto ciò può risultare strano, man mano che si procede con l’ascolto ci si rende conto che in realtà esso è uno dei punti di forza della produzione, ben coadiuvato dalla parte strumentale, dove sono frequenti cambi di ritmo e passaggi diversificati, nei quali ha modo di farsi sentire ed apprezzare anche il nuovo session man alla tastiera, Alexandros. I testi, invece, sono ottima rappresentazione di ciò a cui la band piemontese ci ha tradizionalmente abituato, arricchita in questo caso da numerosi riferimenti storici a fatti realmente accaduti e soprattutto alla stregoneria medievale.
Un mix davvero interessante, a cui vale davvero la pena avvicinarsi, analizzando ogni dettaglio con grande attenzione. Un sospirato ritorno, ma l’attesa non sembra proprio esser stata tempo sprecato.
Recensione a cura di Akaah
Giudizio complessivo 8/10
Tracklist:
1. Strix the Prologue (Intro)
2. 1313 (Eradicate The False Idols)
3. Dead Tree Ballad
4. Vox In Rama (part 1)
5. Vox In Rama (part 2)
6. Mandragora
7. Eyes in the Weel
8. Earth and Fire
9. Ecate -The Ritual
10. Ecate
11. Nemus Tempora Maleficarum
12. Historia Nocturna
All the pictures are taken from their official website
Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di interessarsi a loro dopo tutto
ReplyDeletebelle domande!
ReplyDeletehai intenzione di fare nuovi speciali a breve? i tuoi lavori sono molto interessanti
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